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La difesa dalle alluvioni

6 Apr 2011 di PortaleRagazzi.it

Come possiamo difenderci dalle Piene?

L'alluvione è un evento naturale. Se non ci fossero città, strade, ponti, paesi, sarebbe un normale episodio della lunga vita di un fiume.
Ma un'alluvione in città è un dramma. La forza dell'acqua di una piena si misura con una specifica unità di misura: la portata, espressa in mc/s.

Nella piena del 4 novembre 1966, l'Arno raggiunse circa 4000 mc/s; in magra, invece, passano circa 6-7 mc/s.
Per difenderci da questi eventi alluvionali possiamo fare due cose:
costruire opere evitare che il fiume esondi.  Ci sono tanti modi: alzare gli argini, scavare il letto del fiume, costruire dighe a monte delle zone in pericolo, o alzare quelle esistenti, costruire casse di espansione. Alcuni funzionano meglio, altri peggio; alcuni sono più costosi di altri; alcuni creano danni per l'ambiente, altri meno.
 

L'Autorità di bacino ha scelto di costruire tante casse di espansione lungo i fiumi, per fare in modo che, in caso di piena, l'acqua non allaghi Firenze e le altre città lungo il corso dell'Arno. Una cassa d'espansione è un'area a ridosso del fiume, delimitata da argini costruiti apposta, dove ci sono solo prati, stagni, o campi coltivati: insomma, un zona di terreno che il fiume può tranquillamente allagare durante una piena, sfogandosi un po' e abbassando così la sua portata di piena. Con tante di queste casse, si riesce a controllare l'Arno durante le sue sfuriate: l'acqua esce dagli argini, ma solo dove vogliamo noi; e soprattutto, non allaga le città e i paesi.

L'altro modo di difendersi dalle alluvioni è quello di farsi trovare pronti. Oggi a differenza del novembre 1966, il fiume viene sorvegliato 24 ore su 24, 365 giorni all'anno. Le previsioni del tempo sono sempre migliori, e ci possono dire se e quanto pioverà con alcuni giorni d'anticipo. In più, sull'Arno e sui suoi affluenti ci sono tante stazioni di monitoraggio in cui si misura (ogni quarto d'ora!) il livello del fiume. Ci sono tecnici che di mestiere sorvegliano il fiume: controllano i livelli misurati, guardano le previsioni dei computer, e se necessario, danno l'allarme!
 

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