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Il reportage nel parco di Pratolino

15 Nov 2017

Dal 26 agosto e al 29 ottobre 2017, Terza Cultura – la soc. coop. fiorentina specializzata nella divulgazione scientifico-culturale, partner di PortaleRagazzi.it – ha promosso 22 itinerari di visita del Parco di Pratolino, volti a coniugare l’aspetto storico con quello più propriamente ambientale; da qui il felice titolo dell’iniziativa: Il Parco di Villa Demidoff come non lo avete mai visto. Realizzata grazie al contributo della Città Metropolitana di Firenze, la proposta, d’indubbio valore culturale ed educativo, ha riscosso grande successo, vedendo, ad ogni appuntamento, la partecipazione di un pubblico interessato e numeroso (dalle 25 alle 30 persone a incontro, tra bambini e ragazzi, in compagnia delle loro famiglie; e adulti).

Domenica 29 ottobre, la troupe di PortaleRagazzi, ha raggiunto il Parco di Pratolino, e prima dell’inizio della visita delle 10.30, ha intervistato Gioacchino Russo, colta ed entusiasta guida ambientale di Terza Cultura, oltreché coideatore l’iniziativa – e alcuni dei partecipanti.

Cominciano con Gioacchino. Perché Terza Cultura ha scelto di realizzare questo progetto proprio nel Parco di Pratolino e in cosa si differenziano le vostre visite guidate?

“Il Parco di Pratolino, è uno scrigno di testimonianze storiche e ambientali uniche nel suo genere – tanto da essere stato riconosciuto nel 2013 dall’Unesco come Patrimonio Mondiale dell’Umanità. Nato per volontà del Principe Francesco I dei Medici nella seconda metà del 1500, abbellito, nel tardo ‘600, da Ferdinando de’ Medici, nel ‘700 passa ai Lorena, che nel 1872 lo vendono al Principe Paolo II Demidoff, nipote di Nicola Demidoff, capostipite della famiglia russa che ne rimase proprietaria fino al XX secolo. Nel 1981, passa alla Provincia, oggi Città Metropolitana di Firenze”.

“Per quanto riguarda le visite guidate, Terza Cultura ha ideato dei percorsi di visita che coniugano l’aspetto storico con quello naturalistico. A tal riguardo, voglio sottolineare che, nonostante nel corso dei secoli molte opere d’arte siano state rimosse, il parco conserva a tutt’oggi molte opere d’arte di rilevante interesse. Basti ricordare: il Colosso dell’Appennino di Giambologna; la Cappella del Buontalenti; la Fagianeria; la Grotta di Cupido, costruita dal Buontalenti nel 1577; il Casino neoclassico di Montili, realizzato intorno al 1820 dall’architetto Luigi de Cambray-Digny, e tante altre ancora. E, in tutto il parco – che grazie alla collaborazione con la Città Metropolitana Fiorentina, abbiamo potuto far visitare anche nelle parti normalmente non aperte al pubblico – è presente una flora ed una fauna di grande importanza e interesse naturalistico”.

E adesso la parola ai partecipanti. La prima persona che intervistiamo è Flavia, viene da Pontedera, in provincia di Pisa, e partecipa per la seconda volta all’iniziativa con i figli Gabriele (5 anni) e Niccolò (di solo 1 anno e mezzo), e la madre Roberta, che viene da Cagliari. Perché sei tornata a visitare il Parco di Villa Demidoff: “Per rivedere un posto unico nel suo genere, con delle guide davvero competenti e simpatiche!”. E poi aggiunge: “E sa che cosa vi dico?” No. Se saranno riproposte anche il prossimo anno la mia famiglia sarà la prima a iscriversi!”

Vicino a Flavia, intercettiamo, Alessandro (27 anni), che non vede l’ora di parlare, così gli diamo subito la parola: “Io conoscevo il parco, ma dopo aver partecipato alla prima visita, ho deciso di partecipare anche a tutte le altre. Poi si corregge: “Quasi tutte, via. Comunque se verranno riproposte sarò bene felice di partecipare, di nuovo!” .

Gioacchino, ci fa segno di stringere, la visita deve cominciare, così ci resta giusto il tempo di fare una domanda al volo a Serena ed Enrico: È la prima volta che visitate il parco? “No, eravamo venuti nel 2007, ma il programma degli itinerari proposti da Terza Cultura, ci ha spronati a tornare e fremiamo dalla voglia di cominciare la visita”.

È il momento di metterci da parte, ma non prima di aver ringraziato per la loro disponibilità i partecipanti, a cominciare da Fabrizio, autore delle foto  che pubblichiamo, e ovviamente Gioacchino, a cui riusciamo a strappare la promessa che farà di tutto per riproporre quanto prima una così bella iniziativa!

 

 

 

 

 

 


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