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IL PROGETTO “ALL’OPERA” FORMA IL PUBBLICO

27 Apr 2018

Quest’anno ricorre il 150° anniversario dalla morte di uno dei più importanti compositori italiani del XIX secolo: Gioacchino Rossini (Pesaro 1792 – Passy, Parigi 1868).  La sua attività ha spaziato attraverso vari generi musicali, ma soprattutto è ricordato per opere, famose e celebrate, quali “Il barbiere di Siviglia”. L’Associazione Venti Lucenti, che da dodici anni, promuove e realizza il progetto “All’Opera” nelle scuole di Firenze, e non solo – anche quest’anno sono state coinvolte anche alcune scuole della provincia di Arezzo, Siena, Pistoia – dal 19 al 21 aprile, ha così portato in scena, al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, Tutti mi chiamano,  tratto dal “Barbiere di Siviglia”. Il progetto, unico nel panorama italiano, ha visto nel corso degli anni crescere la partecipazione e il coinvolgimento attivo da parte degli studenti, degli insegnanti, come anche delle istituzioni, in particolare: Comune di Firenze (Le Chiavi della Città – Assessorato all’Educazione), Fondazione Maggio Musicale Fiorentino e la Fondazione CR Firenze (Portale Ragazzi).

Martedì 17 aprile, la troupe di Portale Ragazzi è andata al Teatro del Maggio e, prima che iniziassero le prove, ha intervistato: Daniele Bacci (Ideatore del progetto) e Manu Lalli (Direttrice Artistica) di Venti Lucenti, Ilaria Tommasi (Insegnante d’Italiano della scuola secondaria di I° Calvino di Firenze). Durante la pausa, la troupe si è poi spostata nei camerini e ha raccolto alcune testimonianze dei ragazzi che hanno partecipato al progetto.

Cominciamo con Manu Lalli e Daniele Bacci. Quando nasce il progetto “All’Opera”?

“Dodici anni fa, con l’obiettivo di creare un nuovo pubblico, e da subito, abbiamo pensato che, per far questo, fosse fondamentale andare a lavorare direttamente nelle scuole, coinvolgendo attivamente bambini, ragazzi e insegnanti”.

Quali sono le principali caratteristiche del progetto?

“Il progetto era ed è teso, in primis, a formare un nuovo pubblico e non nuovi artisti; se poi, alcuni dei ragazzi diventeranno in futuro degli “artisti” tanto meglio!!! Detto questo, gli studenti hanno la possibilità di capire come funziona veramente il teatro perché partecipano attivamente alla realizzazione del progetto e quindi diventano artefici di uno spettacolo, che sarà messo in scena e dove loro saranno i protagonisti. Inoltre abbiamo sempre avuto grande attenzione anche nei confronti di quegli studenti che mostravano di avere dei disagi; e, con grande soddisfazione, dobbiamo dire che ognuno di loro ha sempre trovato una nuova via per esprimersi e più in generale per crescere emotivamente e culturalmente. Ovviamente a tutti i partecipanti chiediamo molto: debbono cimentarsi in prove di canto, ascolto, danza, recitazione, e, non ultimo, imparare la “disciplina”. Il progetto, infatti, è teso a coniugare la creatività con un adeguato rigore metodologico-formativo, e nel far questo abbiamo sempre avuto il pieno sostegno da parte delle insegnanti, che condividono con noi responsabilità di coinvolgere i ragazzi, mettono a disposizione il loro tempo (anche in orari extrascolastici), sperimentano modi diversi di fare didattica. Per di più, anche i ragazzi che non salgono in palcoscenico, attraverso il “Percorso Alternativo”, hanno l’occasione di partecipare al progetto, in via propedeutica, dalla platea e dalla galleria”.

Qualche numero per quanto riguarda l’edizione di quest’anno?

“900 i bambini e i ragazzi che si esibiscono sul palco, oltre 5.000 i ragazzi che cantano dalla platea e galleria. Inoltre anche quest’anno siamo andati a lavorare anche in alcune scuole della provincia di Arezzo, Pistoia, Siena e, nell’ambito dell’alternanza scuola lavoro, sono stati coinvolti nel progetto, gli studenti dell’Istituto Elsa Morante / Ginori Conti, con la professoressa Manuela Carboni, e del Liceo Dante a indirizzo musicale, con la professoressa Laura Cianchi”.

Complementi.

“Grazie!!! Non finiremo però mai di dire che, senza l’attiva partecipazione dei docenti che lavorano in sinergia con i professionisti di Venti Lucenti e del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, ed il costante sostegno da parte delle istituzioni, non saremmo certo riusciti in questa impresa!”

Per le prossime edizioni, vorreste apportare qualche modifica al progetto?

“Beh… progressivamente vorremmo poter estendere “All’Opera” a tutta la Toscana e magari riuscire congegnare un nuovo progetto per i ragazzi delle scuole secondarie di II°”.

E adesso è la volta di Ilaria Tommasi. Perché ha deciso di partecipare “All’Opera”?

“Premesso che partecipo al progetto sin dalla sua prima edizione, quando ancora insegnavo alla scuola primaria Collodi, ritengo che grazie al lavoro che viene fatto a scuola e in teatro, il progetto riesca a trasmettere il punto di vista dell’artista, e questo motiva fortemente ragazzi e insegnanti. Partecipando al progetto, s’impara facendo, e si riesce a trovare il senso della coralità. A mio avviso, scusate se mi dilungo un po’, è importante che i ragazzi, soprattutto in una società come quella di oggi, imparino a trasformare la “sana” competizione individuale, in momenti di condivisione e scambio esperenziale, dove ognuno di loro, con grade senso di responsabilità e disciplina, è coinvolto in prima persona per il raggiungimento di un obiettivo comune: ovvero arrivare a mettere in scena l’opera! Alla fine di ogni progetto realizzato con Venti Lucenti, tutti i miei studenti hanno sempre aumentato le loro conoscenze in ambito operistico – magari scoprendo anche che l’opera è nata proprio a Firenze, nel 1600, con la rappresentazione de L’Euridice a Palazzo Pitti – e, cosa ancora più importante, una più ampia e completa cultura generale”.

Arriva il momento della pausa, la troupe di Portale Ragazzi, dopo aver un po’ curiosato dietro le quinte, raggiunge i camerini e fa qualche domanda ad alcuni dei tantissimi ragazzi presenti.

Si comincia con gli studenti della Scuola Calvino.

Claudio. È la prima volta che partecipi al progetto “All’Opera”?

Sì, ed è stata un’esperienza davvero entusiasmante. Mi sono divertito e ho imparato tantissime cose, stando a stretto contatto con dei veri professionisti.

Matteo. I tuoi genitori vanno all’opera?

Sì, e sono molto contenti che abbia preso parte al progetto. Sicuramente, alla prima occasione utile, anch’io andrò all’opera con loro!

Benedetta. Cos’è che ti è piaciuto di più di questo progetto?

Tutto. Dalle prove, ai costumi, al fatto di lavorare con i miei compagni insieme a dei veri professionisti.

Ci spostiamo adesso verso alcuni studenti della Scuola Elsa Morante.

Shania, Chiara e Cosimo. Cosa vi ha lasciato questa esperienza?

Tantissimo. Lavorare con i bambini, assisterli dietro le quinte, occuparsi delle scene, potendo sempre contare sul supporto di professionisti davvero capaci e disponibili, è stata un’esperienza indimenticabile!

I microfoni annunciano che gli orchestrali stanno entrando nella “buca”, pochi minuti e riprenderanno prove, a noi della troupe di Portale Ragazzi non ci resta che allontanarci di buon grado.

La redazione di Portale Ragazzi ringrazia Michele Monasta per le belle che ha realizzato e gentilmente ci ha concesso di pubblicare.


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