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Firenze passeggiate nella scienza

12 Giu 2017

Si è conclusa la nuova edizione del progetto “Firenze passeggiate nella scienza”. Le classi partecipanti nell’a.s. 2016/17 sono più che raddoppiate arrivando a 17 classi tra scuole primarie e secondarie di primo grado di Firenze, con il coinvolgimento di circa 388 ragazzi.

La formula del progetto è cambiata: da un solo unico incontro, nell’anno scolastico 2015/2016, ai due incontri di quest’anno di cui il secondo, a scelta del docente, da svolgersi in aula informatica o all’aperto, passeggiando per Firenze. Questa formula era stata scelta per venire incontro alle difficoltà che spesso i docenti devono affrontare per poter effettuare le uscite coi ragazzi, ma la risposta ricevuta dalle classi è stata entusiasmante e 12 classi su 17 hanno scelto di passeggiare con noi.

La chiave del successo è stata la formula adottata. I ragazzi avevano la possibilità di fare la conoscenza, durante il primo incontro, con alcuni tra i tanti scienziati che hanno vissuto, lavorato e fatto le loro importanti scoperte a Firenze. Oggetti moderni venivano loro consegnati, insieme alla pubblicazione “Firenze passeggiate nella scienza” e la sfida era capire a quali dei grandi scienziati quegli oggetti fossero legati. Grande è stato lo stupore dei ragazzi nell’apprendere che Firenze è stata così importante per la scienza e che alcune delle invenzioni più importanti, il motore a scoppio per esempio, sono nate proprio tra i vicoli della nostra città.

La nostra soddisfazione è stata anche la curiosità dimostrata dai ragazzi non solo nei confronti delle scoperte e delle invenzioni fatte dagli scienziati ma anche nei confronti del loro essere “umani”: uomini e donne con piccole o grandi fissazioni, caratteri decisi o vite sfortunate. Un qualcosa, insomma, che ha reso questi personaggi persone, più simili a noi.

A questo punto, come organizzare l’uscita? Erano i ragazzi a decidere l’itinerario. Fatta la conoscenza con gli scienziati, con l’uso di strumenti disponibili in rete (ad es. google maps) i ragazzi costruivano una loro mappa personalizzata, un loro itinerario per andare a vedere dove si trovano i musei che ospitano le invenzioni, o le case dove i “loro” scienziati hanno vissuto.


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