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Il nostro “vecchio” smartphone 2021

21 Giu 2021

Lo stimolante percorso di educazione digitale e sostenibilità che permette di comprendere di quali materiali è composto il nostro cellulare e quale nuova vita possono avere ha coinvolto 225 studenti di terza media nell’a.s. 2020/21.

Partendo dallo strumento che è diventato il prolungamento di ognuno di noi, lo smartphone, ragazze e ragazzi sono stati stimolati a riflettere sul suo utilizzo attraverso semplici domande. Ad esempio: Quanti cellulari avete usato fino al giorno d’oggi??

Un quesito scontato che , tuttavia, ha dato un risultato inedito! Mediamente, ognuno di loro possiede un cellulare in tasca e due nel cassetto, ormai non più in uso, anche se talvolta funzionanti!!!

Si è rivolto la stessa domanda ai docenti, con la verifica che il numero dei cellulari nei cassetti aumenta molto di numero, e così viene fuori quella media statistica mondiale in cui si prevedono 3 cellulari nel cassetto per ognuno di noi.

Alla domanda del perché non gli gettiamo, vengono fuori risposte che potrebbero essere lo spunto per uno studio di psicologia… Ma il nostro percorso non intende sviscerare tali motivazioni e introduce gli studenti alla domanda del sottotitolo del percorso: il nostro smartphone, un tesoro o un rifiuto??

Vedi la presentazione digitale “Oltre lo smartphone”

Osservando al microscopio digitale l’interno di uno smartphone ed esaminandone la ricchezza di sensori, circuiti, elementi e altro ancora, si scopre che è una vera miniera! All’interno del nostro smartphone sono contenuti più del 90% degli elementi chimici della tavola periodica. Da qui la naturale risposta alla nostra domanda: lo smartphone è un vero tesoro, ma che però fino ad oggi rimane nei nostri cassetti, oltre a quello che teniamo nelle nostre tasche…

Da qui, la sorpresa è lo stimolo per educarsi all’azione della raccolta differenziata dei RAEE (rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche) fino ad arrivare a scoprire ciò che sta succedendo all’economia mondiale: il passaggio dall’economia lineare a quella circolare.

Unica strada che potrà garantire una società sostenibile, abbattendo lo sfruttamento delle risorse minerarie, diminuendo i danni ambientali al nostro Pianeta e abbassando il livello internazionale di conflitti sociali, economici e che purtroppo troppo spesso arrivano a diventare militari. Una riflessione che non può dimenticare i processi migratori in atto come diretta conseguenza del cambiamento climatico a seguito della scriteriata gestione delle risorse e dell’ambiente, proprio dalle nostre società industrializzate e tecnologicamente avanzate.

I nuovi attori del futuro sono i giovani e il percorso è un’opportunità di riflessione proprio per chi domani sarà responsabile della gestione del Pianeta e del futuro della nostra storia.


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