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Noi giocatori di Kottabos

2 Giu 2009 di PortaleRagazzi.it

 Pubblico l'articolo che ho ricevuto dalla 1° del Conservatorio S. Maria degli Angeli di Firenze

Ciao! Siamo gli allievi della classe 1^ Secondaria di Primo Grado del 'Conservatorio Santa Maria degli Angeli? di Firenze. Quest'anno abbiamo partecipato al progetto 'Picchetto l'Archeologo', organizzato dal museo Archeologico di Firenze insieme a 'Le Chiavi della Città'.

Grazie a questo progetto abbiamo preso parte ad una lezione in classe con un simpaticissimo archeologo, che ci ha introdotto nel mondo dell'archeologia e ci ha mostrato alcuni filmati su 'Picchetto', l'amico che ci ha accompagnato nelle nostre scoperte. A marzo siamo anche andati a visitare il Museo Archeologico e lì abbiamo vissuto l'emozione di realizzare una simulazione di scavo. È stato un po' difficile, ma indimenticabile! In classe ci siamo impegnati ad approfondire il gioco del Kottabos, facendo delle ricerche in merito: sai, quel gioco che probabilmente hanno inventato i siculi, ma che era molto diffuso nell'antica Grecia ed in Etruria durante i simposî. Il gioco consisteva nello scagliare le ultime gocce di vino rimaste nelle coppe per colpire dei piattelli collocati su un'asta in bronzo alta circa 1,8 metri.

Quando la prof ci ha chiesto di motivare la nostra scelta, il nostro compagno Enrico ha subito risposto: Si è scelto perché l'ho proposto io!, anche se noi tutti eravamo d'accordo: i prepotentoni e un ci piacciono! Lapo ha voluto inoltre sottolineare come questa attività sia stata utile per fare esperienze creative  e manuali, perché, per studiare bene il gioco, abbiamo prima disegnato e poi realizzato con l'argilla alcuni vasi greci e i piattelli. Li avesse potuti vedere la nostra prof di lingua latina sicuramente, anche se un po' stretta, ci avrebbe dato un 6! Per far questo sono state utili anche le immagini, che aveva portato in classe Edoardo, con la descrizione delle forme di quasi tutti i tipi di vasi greci. Sara ha richiamato la nostra attenzione su quanto sia stato bello approfondire i giochi dei nostri antenati. In fondo il gioco ha ancora un ruolo importante nella nostra vita e, come dice Antonia, serve a unire le persone. Così ci siamo improvvisati neo-giocatori di Kottabos! Guarda come siamo bravi nelle foto che ti alleghiamo! Bye, bye!

A cura della classe 1° del Conservatorio S. Maria degli Angeli di Firenze


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