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Redazione Web in classe – le cinque W per raccontarla

9 Giu 2010

5w.jpgOgni articolo giornalistico che si rispetti inizia anzitutto seguendo la regola delle 5 W , ovvero rispondere alle cinque domande: chi (who?), cosa (what?), dove (where?), quando (when?), perché (why?) per incuriosire il lettore e cercare di essere il più esaurienti possibile. Questa è la regola d’oro del giornalismo che anche viene spiegata ai ragazzi quando si devono imbattere, per la prima volta, nella scrittura di un articolo.

 

Ecco perché prendere spunto dalle 5 W per raccontare l’avventura della Redazione giornalistica a scuola sul web, progetto del Portale Ragazzi (Ente Cassa di Risparmio) inserito ne Le Chiavi della Città 2009/2010 dell’Assessorato alla Pubblica Istruzione del Comune di Firenze.

 

Who?
Chi sono stati i protagonisti del progetto?
Il progetto è stato rivolto ad alunni ed insegnanti delle scuole primarie e secondarie di primo grado del Comune di Firenze. Vi hanno aderito 12 scuole di cui 8 Primarie e 4 Secondarie di 1° grado, 21 classi, circa 450 ragazzi e quais 30 insegnanti, seguiti da 2 esperti.


What?
In cosa è consistita la redazione giornalistica a scuola?
L’obiettivo principale è stato quello di fornire a ciascuna classe una pagina internet (weblog) e gli strumenti tecnici e teorici per poter scrivere articoli e produrre una sorta di giornalino on-line, attraverso il quale raccontare ciò che avviene in classe ed a scuola e “pubblicare” i propri lavori.
Quindi la formula della redazione web ha permesso di avvicinare gli studenti e gli insegnanti, da una parte, alla riorganizzazione dell’aula secondo le dinamiche del lavoro in piccoli gruppi di stampo giornalistico, dall’altra alla familiarizzazione con: la videoscrittura, gli strumenti e le regole di pubblicazione di contenuti digitali, la ricerca di fonti sul web etc
Alla fine i vari weblog si sono animati di: loghi identificativi, immagini, foto, presentazioni della classe e della scuola e tanti articoli con un’ampia varietà di argomenti e di stili. Da ricerche ad esperienze vissute, da sguardi sulla città a racconti di eventi che hanno coinvolto la scuola o la classe, da filastrocche e barzellette all’invenzione di poesie e racconti. Titoli accattivanti per conquistare il lettore, occhielli con parole chiave, riflessioni accurate e battute sagaci, tutto questo si è concentrato nei testi scritti dai bambini tra il rumore delle tastiere ed i click dei mouse.

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Where?
Dove è stata realizzata l’attività?
Ci sono stati due luoghi che hanno accolto il lavoro “incessante” della redazione web: uno fisico ed uno virtuale. Il primo è stato l’aula di informatica delle scuole, dove i ragazzi, gli insegnanti e gli esperti hanno lavorato fianco a fianco cercando di realizzare un ambiente integrato tra didattica e nuove tecnologie, in cui i ruoli di chi apprende e chi insegna sono molto più correlati, infatti in molti casi sono stati gli alunni a proporre idee e soluzioni o a supportare gli insegnanti nella pubblicazione dei materiali, in un’atmosfera di scambio reciproco cognitivo e generazionale di collaborazione.
Il secondo è stato il Portale Ragazzi con i singoli weblog delle classi, grazie a questo i ragazzi hanno potuto vedere realizzata in “real time” il proprio lavoro, hanno potuto confrontarsi con quanto scritto dagli altri partecipanti al progetto, discutendo e prendendo spunti ed idee. Inoltre è stato anche lo strumento per far conoscere alle famiglie parte del lavoro di scuola, rendendole partecipi.


When?
Quale è stata la tempistica?
Il progetto si è svolto nell’anno scolastico 2009/2010 tra Novembre e Maggio con sette incontri di due ore tra le classi e l’esperto, supportati da un’attività continua di redazione portata avanti autonomamente dall’insegnante con il costante monitoraggio dell’esperto. La prospettiva per l’anno scolastico 2010/2011 è quella di un’espansione dell’attività ad un numero maggiormente cospicuo di classi e con qualche modifica sulla base dei feedback degli insegnati.


Why?
Perché redazione web?
La redazione è stata una giusta metafora per introdurre in classe il lavoro di gruppo, per stimolare la collaborazione, per esercitare la produzione collettiva ma anche autonoma di testi interdisciplinari. Il web ha rappresentato il motivo per spiegare le dinamiche della Rete nella creazione e diffusione dei contenuti e le differenze con gli altri media, per approfondire l’uso automatico e distratto delle tecnologie comprendendo i processi che vi stanno dietro.
Un’avventura da ripetere per percorrere le rotte del dialogo sempre più stretto tra didattica e nuove tecnologie, per intraprendere nuovi linguaggi che avvicinino i giovani agli adulti e al mondo della scuola, per scrivere, riflettere e per divertirsi anche un po’!
 
A cura di Carlotta Bizzarri


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