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Il dado è tratto: la robotica educativa dal nido in su

3 Mag 2018

Ormai da dieci anni PortaleRagazzi.it si occupa di Robotica Educativa e ne sostiene lo sviluppo, in quanto attività che sviluppa compentenze specifiche e trasversali per i cittadini “digitali” di oggi.

La Robotica Educativa (RE), in questo decennio, ha visto un lento riconoscimento da attività sporadiche extracurriculari nelle scuole ed al di fuori di esse, alla legittimazione ministeriale con l’introduzione delle STEAM (Science Technology Engineering Arts e Maths) nel Piano “Scuola Digitale” e nelle “Indicazioni Nazionali per il curriculo (“nuovi scenari” 2018).

Il percorso della RE in ambito didattico ha seguito due linee opposte che potremmo definire “bottom-up”  e “top-down”.

Dal basso verso l’alto perchè la RE è partita da sperimentazioni di docenti lungimiranti o organizzazioni all’avanguardia che hanno proporsto l’uso di kit robotici a sostegno dell’insegnamento ed è arrivata ad essere un sistema di attività basate sul problem solving, il pensiero computazionale e l’imparare facendo, riconosciuta a livello internazionale per la sua efficacia. Nonchè dal basso verso l’alto è stato anche l’interesse prima partito dai ragazzi e dai bambini e poi diffusosi anche tra gli insegnanti che oggi si formano e si aggiornano su questi temi.

Dall’alto verso il basso, invece, è stato il percorso di introduzione della RE in ambito didattico che ha visto, prima, il consolidamento nei livelli di istruzione maggiori (università e scuole superiori) e poi via via il diffondersi delle pratiche anche alle scuolel secondarie di primo grado, alle primarie e alle sucoel dell’infanzia. Ovviamente ciò è stato facilitato anche dallo sviluppo di kit robotici sempre più vicini alle esigenze dei più piccoli (dal Lego Mindstorms, a Wedo, alla Bee Bot a Cubetto, etc).

In questo scenario vogliamo inquadrare  il progetto “Media Education 0-6” a cui Terza Cultura sta collaborando dall’anno scorso con Assessorato all’Educazione del Comune di Firenze e SCIFOPSI dell’Università di Firenze per la formazione degli educatori e degli insegnanti di nidi e scuole dell’infanzia. Un progetto unico nel suo genere che mette a sistema le basi teoriche della Media Education con sperimentazioni pratiche di nuove tecnologie nella didattica (tra cui la robotica educativa) già nella continuità tra nido e scuola dell’infanzia.

Una sperimentazione forte ed innovativa  che vuole porre educatori, insegnanti e famiglie di fronte al fatto che, nel mondo iper-connesso, i nostri figli nascono già socialmente predisposti all’utilizzo delle nuove tecnologie, tuttavia hanno bisogno di “allenare” proprio corpo e la propria mente ad un uso “consapevole” e sicuro per ogni fascia di età.

Il 19 MAggio alle 9 il convegno Zero Sei Digit@l Children” presso Salone Brunelleschi dell’Istituto degli Innocenti, presenterà alcuni risultati di questa sperimentazione. Scarica qui il  programma Convegno ZeroSei Digit@al Children

La RE nella continuità 0-6 si presenta una sfida metodologica e pratica, ma ormai ineluttabile come arguisce la dott.ssa Bizzarri nell’articolo  “Il Dado è tratto” Qui consultabile , presente all’interno della pubblicazione Di Bari C. e Mariani A. (2018) “Media Education 0-6. Le tecnologie digitali nella prima infanzia tra critica e creatività”, Anicia, Roma.

 


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