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Der RosenKavalier è una commedia per musica

25 Gen 2012

Der RosenKavalier è una commedia per musica; il testo è stato scritto da Hugo von Hofmannsthal e la musica da Richard Strauss. Nel catalogo delle composizioni di Strauss il titolo è affiancato da “op.59 TFV 227”. Questa sigla sta a indicare che si segue l’ordine cronologico stabilito una volta per tutte nel 1985 dallo studioso Franz Trenner, nel suo libro che si intitola Richard Strauss Werkverzeichnis (Richard Strauss. Cronologia).

 Prima di collaborare alla stesura del RosenKavalier, Strauss e Hofmannsthal avevano già lavorato insieme ad altre opere. Hofmannsthal conobbe Strauss in casa del poeta Richard Dehmel a Berlino quando aveva venticinque anni: era il 1899. Strauss era un po’ più vecchio, aveva allora 35 anni; era nato infatti a Monaco di Baviera l’11 giugno 1864 e all’epoca dell’incontro era già famoso. Strauss si accorse ben presto che quel giovane poeta aveva delle capacità; gli scrive infatti nel 1906 (dopo che non era andata a buona fine l’idea di Hofmannsthal di fare insieme un balletto) “ In ogni caso Le chiedo con insistenza di darmi la priorità dei diritti su qualunque dei Suoi lavori possa essere messo in musica. La Sua maniera corrisponde molto alla mia, siamo fatti l’uno per l’altro e insieme faremo cose belle, se lei mi rimane fedele”.

In effetti Hofmannsthal era stato sin da giovanissimo un poeta straordinario: frequentava ancora il Liceo che aveva iniziato a collaborare ad una rivista, sotto lo pseudonimo di LORIS; il direttore, un certo Bahr, volle conoscere ad un certo punto chi fosse l’autore di brani così geniali. Fissò un appuntamento in un bar e rimase sconvolto quando gli si presentò un ragazzino in pantaloni corti che si presentò:”Salve, io sono LORIS” e non gli voleva credere. Stesso dicasi del grande scrittore Arthur Schnitzler che ricorda:” Io avevo la sensazione di aver incontrato per la prima volta un genio nato e mai in tutta la mia vita l’ho sentito così fortemente”. Del giovane Hofmannsthal ce ne parla Stefan Zweig, uno scrittore austriaco che ha lasciato un libro di memorie intitolato Il mondo di ieri. Ricordi di un europeo. Questo libro è molto importante perché fu scritto da Zweig mentre era in America, fuggito dalle persecuzioni naziste (era ebreo) e poco prima di uccidersi.

Nei suoi ricordi Zweig parla soprattutto di Vienna, la città nella quale è ambientato il Rosen, in un modo che possiamo definire “mitico”. O forse dovremmo dire che Zweig, insieme a moltissimi altri di cui parleremo, ha contribuito a creare quel mito, presente anche nel nostro Rosen, di Vienna e dell’Austria come terra della felicità, della convivenza pacifica, dell’arte, della musica: come, appunto, Paradiso terrestre. Ovviamente il punto di vista di Zweig era influenzato da un dato importante: quella terra, quel tempo passato, che corrispondeva alla sua felicità, non esisteva più e quindi, nel ricordo (nel quale lo associava alla sua felice giovinezza), diventava meravigliosa. Questo non vuol dire che Zweig fosse bugiardo, ma che ignorava volutamente che tante cose nell’impero austriaco non andavano ed esaltava soltanto quelle che andavano bene. Sentite per esempio come inizia il suo libro:” Se tento di trovare una formula comoda per definire quel tempo che precedette la prima guerra mondiale, il tempo in cui son cresciuto, credo di essere il più conciso possibile dicendo: fu l’età d’oro della sicurezza. Nella nostra monarchia austriaca quasi millenaria tutto pareva duraturo e lo Stato medesimo appariva il garante supremo di tale continuità”. Zweig prosegue raccontando come tutto fosse bello, tranquillo, sicuro. Le sue parole ci sono molto utili per dare una prima definizione del mito di VIENNA, mito talmente importante che gli sono stati dedicate migliaia di pagine da scrittori importantissimi, quadri, musica, etc…..


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