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Guida all'uso consapevole dei Social Network

17 Nov 2009

Social NetworkCosa sono i social
I social sono moderni strumenti di interazione fra gli utenti, ormai largamente usati nella rete, per pubblicare contenuti e creare reti di contatti, fra persone già di nostra conoscenza ed eventualmente per creare nuove amicizie.

Sono ormai tantissimi gli utenti della rete che utilizzano quotidianamente questi strumenti. Sono semplici da usare, ci tengono in contatto con i nostri amici, ci  aiutano a trovarne di nuovi, spesso offrono passatempi e giochi, il più delle volte sono gratuiti.

I nomi dei cosiddetti “social” sono più o meno noti: Facebook, Myspace, Twitter, Flickr, Last.fm, Digg, Badoo  ecc. Tutti insieme contano centinaia milioni di utenti sparsi per il pianeta e la loro crescita sembra inarrestabile.
Anche PortaleRagazzi non si è sottratto a questa “moda”, tanto che dispone di propri canali su alcuni dei principali social, come ad esempio su Flickr, Youtube e Twitter.

Ognuno di questi strumenti ha caratteristiche proprie e diverse finalità di utilizzo. Ad esempio Facebook è contenitore generalista che punta tutto sulle amicizie, Twitter è un cosiddetto “microblogging” che ha come obiettivo la condivisione di pensieri e stati d’animo, Last.fm confronta i nostri gusti musicali con quelli dei nostri amici, Youtube e Flickr condividono rispettivamente video e immagini. Insomma ce n’è per tutti i gusti, per non parlare del resto degli altri social più o meno noti: dai gusti musicali o letterari, fino alle esperienze di lavoro,  qualsiasi aspetto riguardante i nostri interessi e più in generale della nostra vita può essere confrontato e condiviso con gli altri.

Noi e i social
La varietà offerta da questi servizi  ci porta a fare una prima riflessione: tutti questi strumenti, o buona parte di essi, offrono potenzialmente un profilo molto preciso di chi noi siamo, e le nostre informazioni, anche quelle private, possono essere a disposizione di tutti, o almeno degli utenti che si sono registrati a quel servizio.

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Come prima semplice regola, quando utilizziamo un qualsiasi social, dobbiamo quindi decidere quante informazioni personali pubblicare sul nostro profilo e in che modo condividerle.

Infatti, se da un lato è divertente inserire le nostre informazioni, i nostri gusti e interessi nel nostro profilo personale, dall’altro può essere rischioso rendere questi dati pubblici e a disposizione di tutti. In definitiva è sufficiente riflettere un po’ prima di inserire queste informazioni, e stabilire che cosa vogliamo pubblicare e a chi renderle visibili.
Tutti i social, infatti, permettono di modificare le impostazioni relative alla privacy, in modo più o meno semplice. Occorre quindi avere la pazienza di esplorare queste aree e impostare i criteri di pubblicazione dei nostri dati, a seconda delle nostre preferenze.

Va tenuto poi presente un altro aspetto. Molti di questi social offrono un servizio gratuito, ma per finanziarsi spesso ricorrono alle inserzioni pubblicitarie. Sulla base delle informazioni personali che decidiamo di pubblicare, le aziende che hanno creato il software di un social possono decidere di rivendere questi dati agli inserzionisti. Come si può ben capire, questo può essere uso “improrio” dei nostri dati personali.

Identità reale e “virtuale”
Questi elementi ci portano ad un’altra riflessione: molti di noi sono abituati ad utilizzare le chat o i forum, i blog. Rispetto a questi strumenti, ancora molto utilizzzti in realtà, i social offrono una novità importante.
Essi introducono la corrispondenza fra l’identità del mondo reale e quella “virtuale”. Se nelle chat e nei forum era prassi comune utilizzare dei nickname, nei social moderni come Facebook, di solito inseriamo i nostri nome e cognome. Anzi, spesso inseriamo una nostro foto, se non delle vere e proprie gallerie di immagini (magari delle nostre ultime vacanze al mare o della nostra festa di compleanno). Quindi, non solo pubblichiamo aspetti riguardanti la nostra vita, ma la riconduciamo chiaramente a noi stessi, in modo univoco ed evidente.
Teniamo quindi ben presente anche questo elemento dal momento in cui decidiamo di utilizzare questi servizi.

“Vecchi” e “nuovi” amici
Come dicevamo qui sopra, i social servono soprattutto per dialogare con i nostri amici e farne di nuovi. Avere molto amici è certamente una cosa importante, e anche sulla rete può essere bello stabilire nuovi contatti e conoscenze. Ma ogni volta che aggiungiamo un contatto, di una persona che non conosciamo direttamente o addirittura non conosciamo affatto, occorre tener presente che quest’ultima accederà a tutte le informazioni che noi abbiamo pubblicato sul nostro profilo. Ad esempio l’elenco dei nostri amici, le nostre foto e/o video, i nostri pensieri pubblicati sulla bacheca, o qualsiasi altro elemento che abbiamo deciso di rendere pubblico nel nostro profilo.

Capita a volte che molti utenti facciano a gara per avere più amici possibile fra i propri contatti. Non è raro infatti vedere utenti con centinaia e migliaia di contatti. Questa abitudine è in buona parte inutile (quanti di quei contatti saranno veramente amici in realtà?) e in definitiva rischiosa per la nostra privacy. Infatti quanto può realmente farci piacere che un perfetto sconosciuto sappia i fatti nostri? Probabilmente poco.

Questo ci porta quindi a riflettere su un altro aspetto: è importante selezionare i nostri contatti, valutando attentamente sia le amicizie che ci vengono richieste, sia quelle che siamo noi a richiedere. O almeno, se proprio abbiamo deciso di accettare più amicizie possibili, cercare di capire chi sia il nostro nuovo contatto ed eventualmente eliminarlo in un secondo momento se proprio non ci convince.

001_06.pngLa regola  base che dovremmo tenere a mente sarebbe infatti quella di inserire nella nostro rete dei contatti solo le persone che conosciamo anche nella vita “reale”.

“Falsi” amici
001_11.pngTeniamo a mente un altro aspetto. Non tutti sono chi dicono di essere. In rete sono possibili i furti d’identità, dovuti anche a forme di “cyberbullsimo” (ad opera magari dei compagni di classe dell’utente che stiamo aggiungendo nelle nostri amicizie) che mirano a danneggiare o semplicemente a prendere in giro la vittima di turno. In poche parole, il contatto che aggiungiamo ai nostri contatti, in alcuni casi, potrebbe essere un falso profilo.

Effetti indesiderati
Quando agiamo all’interno di un social spesso assumiamo un falso senso di sicurezza, perché pensiamo di agire in contesto virtuale slegato dai fatti quotidiani.  In realtà, alcune delle cose che scriviamo e pubblichiamo in un social potrebbero finire con l’avere delle ricadute indesiderate nella vita reale, anche a distanza di molto tempo.
Capita infatti sempre più spesso di leggere fatti di cronaca che riportano di licenziamenti o tensioni sui posti di lavoro, o più in generale di figuracce consumate da qualcuno che ha pubblicato fatti privati con troppa disinvoltura sul web.

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Per questo motivo ricordiamoci di fare molta attenzione ad esprimere pensieri su cose e persone, che poi potrebbero essere lette da qualcuno a cui potrebbero non fare piacere (ad esempio un datore di lavoro).

E più di ogni altra cosa stabiliamo quanto rendere pubblici i nostri contenuti. Un facile esempio può essere infatti quello di un responsabile del personale di un’azienda a cui abbiamo mandato un curriculm vitae.
E’ ormai prassi comune quella di cercare dati dei candidati sul web, e rendere del tutto pubblico il nostro profilo di un social potrebbe rivelarsi controproducente.

Rispetto degli altri
Quando interagiamo con questi strumenti, in realtà ci stiamo relazionando sopratutto con le altre persone, che come noi popolano quella community.

001_18.pngCome in qualsiasi contesto, reale o virtuale che sia, il rispetto degli altri e l’utilizzo di un linguaggio adeguato è molto importante. Ognuno di questi social ha una sua precisa policy (regole di comportamento da tenere), che sarebbe bene leggere sempre prima di iniziare ad utilizzare questi strumenti, la cui violazione può comportare la sospensione dell’account e il ban definitivo nei casi più gravi.

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Ma in linea generale, se si vuole interagire con gli altri nel modo più civile e corretto possibile, è bene ricordarsi sempre di non utilizzare un linguaggio offensivo, e non creare o aderire a gruppi che incitano all’odio nei confronti di particolari categorie di persone.

A volte può anche capitare che possiamo ferire la sensibilità altrui anche senza volerlo. Immaginiamo di pubblicare (o taggare) immagini di nostri amici che questi non vorrebbero rendere pubbliche, oppure prendere in giro qualcuno in rete, per qualcosa che ha fatto o che ha detto. E’ molto facile in un simile contesto, pur non avendo cattive intenzioni, incappare in comportamenti spiacevoli che possono avere ricadute concrete nella vita di tutti i giorni.

Pensiamoci quindi sempre due volte, prima di pubblicare qualcosa che riguarda fatti privati di un’altra persona, che sia nostra conoscente o meno.

Cancellare il proprio account da un social
Se decidiamo di non utilizzare più un determinato social, perché magari lo riteniamo noioso o perché non va più di moda, ricordiamoci almeno di chiudere il nostro account.
In particolare facciamo caso a quali opzioni di disattivazione sono offerte dal servizio. Spesso le procedure di chiusura del nostro account non sono così immediate, perché ovviamente i social non hanno di solito l’interesse a che si abbandoni il loro software. In particolare impariamo a distinguere fra “disattivazione” e “cancellazione”: la prima “sospende” semplicemente il nostro account, i nostri dati vengono conservati nei server del social in questione, e può essere sempre riattivato in un secondo momento, la seconda invece implica la chiusura definitiva dell’account e la perdita di tutti i dati da noi inseriti nel nostro profilo. Di solito cancellarsi definitivamente può risultare più difficile, perché la voce di cancellazione può essere nascosta fra le opzioni del servizio.

Alcuni consigli finali
 001_41.pngutilizziamo password diverse se si utilizzano più social, e da altri account creati altrove (caselle email, forum, chat ecc.). Evitiamo di usare la stessa password per qualsiasi servizio che decidiamo utilizzare. E soprattutto creiamo una password che solo noi possiamo ricordare, quindi evitiamo nomi generici facilmente reperibili da altri. 

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non passiamo troppe ore davanti al pc. Passare molto tempo all’interno dei social network può portare ad isolarci dagli altri.

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non pubblichiamo materiale (ad esempio immagini e video) di cui non conosciamo la provenienza. Data la natura della rete, è facile pubblicare inconsapevolmente materiale coperto da diritto d’autore e incappare in sanzioni. Se hai dei dubbi vai a questa pagina, nel paragrafo relativo all’uso delle immagini.

Vuoi saperne di più?
Social Network istruzioni per l’uso

Social Networking: identità a rischio?

pdf.pngOpuscolo per i social network del Garante della Privacy

 

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